Piano induzione

Piani induzione

Piano induzione da incasso

Dimensioni: L355 x W355 x H77 mm
Potenza: 230 V, 50/60 Hz, 1 KW

Piano induzione da incasso, è progettato per essere montato a filo in un bancone o buffet. Può essere utilizzato anche con i supporti a induzione a basso profilo Stand Induzione smart oblong GN1/1. Controllo touch sulla superficie in vetro.

Piano Induzione Profi Cook

Alimentazione rete: 220-240 V~, 50 Hz
Consumo di energia: 2000 W
II Peso netto: 2,5 kg
Vetro: piano di cottura in ceramica
Cod. M 1331274

Piano induzione mini

Dimensioni: D180 x H81.5 mm
Potenza: 230V, 50/60Hz, 200~600W

La piastra induzione mini è la più piccola induzione ad  oggi sul mercato.  Richiede il 69% di energia in meno rispetto alle tradizionali piastre induzione. Può essere montato a filo su un piano di lavoro o utilizzato con i nostri stand . Grazie ai consumi ridotti avrai bisogno di solo 200 watt di potenza. Ciò ti consentirà di esporre fino a 10 induzioni su un singolo circuito da 20 amp. L’unità è monofase, 50/60 Hz.

Stand in bronzo per piano induzione mini

Dimensioni: L360 x W360 x H174 mm
Materiale: Acciaio inox 18-10, acciaio rivestito a polvere, silicone
COD 19600-000-BRZ

Kit composto da stand e piattaforma in legno. Foro centrale per inserimento della piastra a induzione mini o porta combustibile

Stand nero per piano induzione mini

Dimensioni: L360 x W360 x H174 mm
Materiale: Acciaio inox 18-10, acciaio rivestito a polvere, silicone
COD 19600-000-BLK

Kit composto da stand e piattaforma in legno. Foro centrale per inserimento della piastra a induzione mini o porta combustibile

Piano Induzione RS615

10 livelli di potenza da 500W a 350W
10 livelli di temperatura da 60 a 240℃
Funzione Min/Max(selezione rapida della potenza minima o massima)
Funzione blocco di sicurezza
Timer (1 min – 2 ore e 59 min)
Doppia ventola di raffreddamento
Filtro removiblle
Display LCD
Cod. M20160004

Piano Induzione Doppia 57×35 cm

Caratteristiche Tecniche

Piano cottura tradizionale a gas oppure un piano induzione?

Il piano induzione conviene? è sicura? l’utilizzo è semplice? oppure difficile? potrò cucinare ancora come ero abituato con la cottura gas? dovrò buttare le mie vecchie padelle oppure le posso recuperare? consuma molto? ma soprattutto la cottura ad induzione porterà qualche vantaggio rispetto alla cottura tradizionale gas oppure mi creerà soltanto un problema? Quali sono le differenze tra piano cottura a gas e piastra induzione?

Sappiamo che il piano cottura a gas genera una fiamma che trasmette calore al fondo della pentola che di conseguenza si scalda. Questo calore viene generato dalla fiamma,  trasmesso al fondo del contenitore concentrandosi principalmente nei punti di contatto con la fiamma, sarà poi il contenitore cioè la pentola ad occuparsi di diffondere il calore ricevuto.
Il piano induzione invece genera un campo elettromagnetico che viene ricevuto alla base della pentola scaldandosi.
Quindi con il sistema di cottura tradizionale a gas il calore arriva al fornello attraverso un tubo, si accende, la fiamma genera calore, il calore si disperde sopra e tutto attorno, quindi si trasmette anche alla padella che progressivamente si scalda e cuoce il cibo che c’è al suo interno.
Durante tutto questo tragitto se ne va dal 40% al 60% dell’energia, per cui solo circa la metà del calore si concentrerà nella padella, il resto si disperde nell’ambiente circostante.

Il sistema ad induzione invece, utilizza la corrente che arrivando ad un particolare generatore di campi magnetici produce un’energia in grado di far riscaldare il metallo della pentola. Nota che tra il generatore di energia che equivale al fornello del piano cottura a gas e la pentola, non avviene lo scambio termico, è tutto freddo e il calore si genera esattamente all’interno del metallo della pentola, un po’ come avviene nei forni a microonde dove non è il forno che si scalda ma il calore viene generato direttamente nel cibo.
In questo modo il piano induzione riesce a sfruttare al massimo l’energia che assorbe e il poco calore che si disperde se ne va dalla base della pentola che riscaldandosi rilascia un po’ del calore, per questo motivo non essendoci trasferimento di calore e grossa dispersione termica il rendimento della piastra induzione è del 90%.

Il piano induzione è il sistema più performante, oppure esistono altri piani cottura con performance migliori?

Per rispondere a questa domanda vediamo brevemente quali sono i rendimenti approssimativi dei piani cottura più diffusi.

Abbiamo detto che il piano induzione ha una resa del 90% quello col sistema di riscaldamento alogeno ha una resa del 58% quello con resistenza elettrica rende invece il 47% mentre il piano cottura a gas ha una resa di circa il 45%.
Da queste percentuali possiamo facilmente intuire come i piani induzione siano gli unici in grado a trasformare in calore utile al riscaldamento dei cibi una percentuale altissima di energia utilizzata, mentre tutti gli altri piani cottura abbiano invece una grossa dispersione di energia nell’ambiente circostante.
Per cui è chiaro che a scaldare lo stesso contenuto tramite l’utilizzo di un fornello a gas ci vorrà più tempo ed il calore non verrà irradiato in maniera uniforme perché, mentre un fornello a gas trasferisce il calore del fuoco alla pentola, il piano ad induzione trasferisce un campo elettromagnetico che genera calore direttamente nella pentola, questo si traduce in un miglioramento delle prestazioni, una quasi assenza di dispersione di calore e un conseguente aumento della sicurezza.

Quanto consuma un piano induzione?

Il piano induzione non brucia gas ma consuma energia elettrica per cui se hai intenzione di acquistare un piano induzione solo per risparmiare in bolletta dovrai necessariamente far due conti.
Innanzitutto valuta quanto ti costa il gas rispetto alla corrente elettrica, con le oscillazioni ed i continui rincari del prezzo del gas e dell’energia elettrica nel mercato libero che abbiamo visto a cavallo del 2022, non possiamo mai essere certi che convenga maggiormente scaldare con un metodo rispetto all’altro. Inoltre devi anche considerare una media di quando utilizzi il piano cottura perché ci possono essere momenti in cui utilizzare la corrente può essere più vantaggioso rispetto al gas e viceversa.

Come funziona il piano induzione?

Il principio è veramente semplice quello che vedi del piano cottura induzione è un piano in vetroceramica, normalmente diviso in zone, ad ogni zona corrispondono uno o più induttori elettrici che quando vengono scelti con appoggiato un recipiente metallico ferroso generano un campo magnetico, il campo magnetico creato dall’induttore genera nel recipiente delle correnti chiamate dal nome dell’inventore di Foucault che convertono all’interno della pentola l’energia magnetica indotta in energia calorica provocandone di conseguenza il riscaldamento.
Il campo elettromagnetico che provoca il riscaldamento nella zona di cottura si origina solo a contatto con il recipiente che rimane circoscritto alla sua superficie, questo permette al piano cottura ad induzione di mantenere fredda la superficie attorno alla pentola, in questo modo si ha una grande facilità di pulizia in caso di fuoriuscita di liquidi, anche perché non si formano incrostazioni e una maggiore  sicurezza contro le scottature accidentali.

Quali sono i vantaggi del piano induzione?

Utilizzando il sistema ad induzione le pentole si riscaldano molto rapidamente, i tipi di cottura di alcuni cibi come pasta, sughi, vengono ridotti sensibilmente, basti pensare per esempio che i tempi di ebollizione dell’acqua sono quasi dimezzati rispetto al piano cottura gas, la dispersione di calore è veramente minima, quindi un lavorando con un piano induzione è anche più difficile scottarsi rispetto al piano cottura tradizionale proprio perché non ci sono fiamme libere ed il calore rimane limitato a quello che viene trasmesso dalla pentola.
Il costo di esercizio può venire ridotto rispetto ai tradizionali fornelli a gas, soprattutto quando è presente un impianto fotovoltaico, inoltre il grosso dell’energia lo consuma solo quando il contenitore è appoggiato alla piastra, se lo si lascia acceso senza pentola il piano cottura ad un certo punto si spegne, non è possibile dimenticarlo acceso, allo stesso modo il piano cottura non si attiva accidentalmente a contatto di piccoli oggetti metallici come per esempio posate, anelli, bracciali ecc…

Il controllo della variazione di temperatura della pentola è rapido e preciso così si possono ottenere cotture molto vivaci oppure assolutamente dolci, considera anche che i piani cottura a gas concentrano il calore altissimo dove si appoggia la fiamma, mentre il piano induzione distribuisce più omogeneamente un calore costante e controllato sul fondo della pentola, per cui è veramente più difficile che i cibi si attacchino o brucino sul fondo.
In questo modo è possibile anche ridurre i condimenti grassi e i cibi cuociono meglio e assumono un aspetto migliore.
In base ai modelli puoi fare in modo che il piano cucini regolando automaticamente la temperatura, oppure mantenendola costante, puoi impostare diversi timer per ogni zona di cottura, oppure puoi attivare un programma per mantenere caldi i cibi, attivare la sicurezza per i bambini e tantissime altre cose, insomma puoi cucinare semplificandoti vita.
Il piano induzione si pulisce con una rapidità e una facilità estrema perché il piano è totalmente liscio ed ermetico, basta un colpo di straccio umido, al massimo due gocce di detersivo per piatti e torna tutto pulito e non si attacca nulla.
Il piano induzione essendo completamente liscio viene spesso utilizzato come piano d’appoggio per piccoli lavoretti, attenzione però a non sopravvalutare la robustezza della vetroceramica, non puoi certo usarlo per pestarci le bistecche e poi bisogna considerare che scegliere un piano induzione significa anche evitare il rischio di fughe di gas e tutti quei pericoli connessi alla fiamma libera.
In alcuni centri storici dove è vietato portare il gas in casa, il piano induzione ormai è una scelta obbligata.

Che pentole usare per il piano induzione?

Per esperienza personale la maggior parte delle cucine di ristoranti utilizzano già pentole idonee alla cottura ad induzione, comunque chi usa un piano induzione si dovrà accertare che le pentole siano compatibili. Tra l’altro oggi i produttori di pentole sono molto tempo a realizzare prodotti che siano adatti anche alla cottura ad induzione, quindi, a meno  di non scegliere una padella molto particolare, come per esempio quella fatta totalmente in rame oppure veramente economica, facilmente sarà già compatibile con il tuo piano induzione.
Comunque basta controllare che sulla pentola o nell’imballo sia presente il simbolino con la bobina della cottura ad induzione.
In ogni caso le padelle in acciaio oppure in alluminio con il fondo in acciaio, a prescindere che siano smaltate antiaderenti o meno, sono tutti adatte al piano ad induzione, in linea di massima la regola è che se sul fondo si attacca una calamita, allora con ogni probabilità dovrebbe essere adatta alla cottura ad induzione.

Cosa succede quando la pentola non è adatta al piano induzione?

Niente!
Non succede assolutamente niente!!! semplicemente non si scalda, il piano cottura non riconoscendo alcuna pentola si spegne automaticamente.

Scaldavivande

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